Antonella Lorenzi
(con Avventure nel Mondo)
Il viaggio comincia con l’arrivo all’aeroporto di Tromso e la sistemazione al bellissimo campeggio della città, nelle classiche
casette rosse di legno, i “robur”.
Campeggio
Appena sistemati, anche se è tardo pomeriggio, partiamo per
la prima gita con gli sci, sulla Penisola di Kvaloya. Tornando in
macchina, sulle strade bianche di neve, abbiamo incrociato un gregge di renne
che non voleva saperne di liberare la strada per farci passare, per nulla
intimorite da noi e dalle auto.
Renne
Il secondo giorno a Tromso ci siamo svegliati con una
giornata di sole bellissima, dedicata alla salita sull’Ullstinden (1.078 m), da
dove si gode un magnifico panorama sulle aspre Alpi di Lyngen, al di là del fiordo.
Alpi di Lyngen
Terzo giorno impiegato quasi interamente con il lungo
trasferimento da Tromso fino alle Lofoten, nella zona di Svolvaer, al
Hammerstad Camping. Il posto è bellissimo, sempre con le “cabin”
(casette) di legno rosse affacciate sul fiordo.
Hammerstad Camping
Alle Lofoten troviamo ancora neve polverosa, grazie alle
temperature di poco sotto lo zero, e possiamo fare due splendide gite al Torskmannen (755 m) e al Pilan (828 m); il pomeriggio invece lo dedichiamo alle visite turistiche, un giorno a
Svolvaer, a pochi chilometri dal nostro campeggio, e l’altro
vero sud, fino al caratteristico paesino di Henningsvaer, collegato
alla terra ferma (comunque sempre un’isola) da un ponte.
Gita al Pilan
Svolvaer
Svolvaer
Purtroppo il
viaggio prevede di abbandonare le Lofoten, dove ho lasciato il cuore, e tornare
a Nord di Tromso, all’interno del Circolo Polare Artico, sulla Penisola di
Lyngen. Il viaggio in macchina dura più di 7 ore, anche se sono “solo” 470 km,
perché in Norvegia i limiti di velocità sono molto bassi, sempre 50 o 70 km/h,
i controlli numerosissimi e le multe salate. Comunque le strade sono sempre
coperte da neve o ghiacciate e abbastanza strette e tortuose, seguendo la
morfologia dei fiordi e delle insenature montuose.
Soggiorniamo in
una struttura all’estremo nord nella penisola, nella zona di Nordlenangen,
sempre in “robur” di legno rossi direttamente sul mare, con le casette su
pontili e palafitte di legno.
Nordlenangen
Nordlenangen
Bellissimo
partire dalla porta di casa direttamente con gli sci ai piedi, per salire su
pendii semplici ma anche più impegnativi e di soddisfazione come lo
Storgalten (1.200 m).
Fiordo a Nordlenangen
La salita
Storgalten
I dieci giorni in
Norvegia passano in fretta, con più di una gita scialpinistica al giorno e un
meteo perfetto che ci ha regalato anche le aurore boreali
per ben due notti.
Aurore boreali
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