Arriviamo in aereo a Teheran, da dove ripartiamo subito, diamo
solo un’occhiata al simbolo della città, la Torre della Libertà, monumento
costruito nel 1971 per commemorare i 2500 anni dell’Impero Persiano.
Proseguiamo diretti a Qom, la seconda città santa dell’Iran,
dove risiede lo zoccolo dei religiosi più intransigenti e conservatori del
Paese ed ogni anno arrivano più di 20 milioni di pellegrini mussulmani.
Qui visitiamo il Santuario Hazrat-e
Masumeh con la Tomba di Fatemeh, sorella dell’ottavo Imam Reza: una
costruzione grandiosa, con diversi cortili, attorno ai quali sono costruiti numerosi
edifici, le sale della preghiera, due maestose cupole e i minareti, tutti
ricoperti da piastrelle di maiolica sui toni dell’azzurro.
Per la notte arriviamo a Kashan, dove dormiamo in una casa
tradizionale trasformata in hotel. A Kashan visitiamo delle case tradizionali
fatte costruire dai ricchi mercanti, un giardino tipico e un antico hammam
tradizionale persiano, dal cui tetto si gode una magnifica vista
sulla città.
La tappa successiva, sull'asse nord –
sud che ci fa conoscere tutte le principali città dell’Iran, è Isfahan, stupenda, con la sua piazza
Naghsh-e Jahan, l’”Immagine del mondo”, la seconda piazza più grande del mondo
(163 m x 512 m, seconda solo alla Piazza Tien’ammen di Pechino),
la Moschea Jameh o del Venerdì, la più grande dell’Iran, e i due i
vecchi ponti sul fiume Zayandeh, che sono delle vere e proprie
opere architettoniche e luogo di incontro per la popolazione.
Naghsh-e Jahan |
Moschea Jameh |
Ponte sul fiume Zayandeh |
Sulla strada per Yazd ci fermiamo a Nai’in e a Maybod, città costruita in mezzo al deserto più di 1800 anni fa, tutta
in mattoni di fango.
Il
centro di Yazd è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO, per il
labirinto di pittoreschi vicoletti, le case tutte costruite in mattoni di fango
sopra le quali svettano le Torri del Vento (badgir),
costruite per
rinfrescare le abitazioni. La Moschea del Venerdì domina la città
vecchia, con un portale d’ingresso bellissimo tutto rivestito in piastrelle di
maiolica, uno dei più alti di tutto l’Iran, con minareti che svettano fino a 48
m.
Torri del Vento |
Moschea del Venerdì |
Sulle colline ai margini del deserto, poco fuori dalla città, sorgono le Torri
del Silenzio zoroastriane, utilizzate fino agli anni '60 dai
seguaci di Zoroastro che vi portavano i loro morti per la “sepoltura”. Le salme
venivano lasciate lì perché venissero divorate dagli avvoltoi, la filosofia era
che i cadaveri non contaminassero i quattro elementi della vita: terra, acqua,
fuoco ed aria.
Lo Zoroastrismo fu la
religione dominante in Iran finché i conquistatori arabi non diffusero l’islam,
una delle prime religioni monoteiste risalente al 1500 a.C.
Torri del Silenzio zoroastriane |
Dopo essere saliti a
piedi su una delle due colline, si parte per Shiraz, ultima tappa del nostro
viaggio.
Da Shiraz visitiamo in giornata Persepoli, che incarna la
grandezza dell’Impero Persiano all’epoca di Dario il Grande (520 a.C.).
Si possono ancora ammirare perfettamente conservati scalinate
monumentali, rilievi, colonnati, imponenti porte ed alcuni edifici in rovina.
Persepoli |
Persepoli |
Ad una decina di chilometri si trova Naqsh-e
Rostam, necropoli con le tombe rupestri dei
grandi imperatori, quali Serse, Dario il Grande,
Serse II e Dario II, da visitare per completare l’escursione a Persepoli.
Naqsh-e Rostam |
L’ultimo giorno di
viaggio è dedicato alla visita del centro di Shiraz e allo shopping nel
suo bellissimo bazar.
La Moschea Nasir-ol-Molk
o delle Rose è forse la più famosa e fotografata di tutto l’Iran, per
lo spettacolo di luci che entrano dalle vetrate colorate della sala della
preghiera del settore invernale che creano un gioco di luci e colori sul
pavimento.
La Moschea Nasir-ol-Molk |
Moschea Nasir-ol-Molk |
Ai piedi: Lizard Cityeti
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