Il racconto di un viaggio meraviglioso alla scoperta della vera India.
Antonella - L'angolo dell'Avventura di Trento e Bolzano
27 dicembre
ore 8.50 locali: si atterra a New Delhi e subito si parte col pullman per la visita della città.
Primi passi
a Delhi e visita del complesso Qubt Minar che comprende il
minareto in mattoni più alto del mondo con i suoi 73 m.
Seconda
tappa la tomba di Humayun uno dei più begli esempi di architettura
moghul con le sue simmetrie e gli splendidi marmi lavorati.
Forte Amber |
Il secondo giorno,
dopo 5 ore di viaggio, siamo già a Jaipur, la capitale del Rajasthan dove
visitiamo il palazzo reale, il palazzo dei venti e l’osservatorio astronomico. Nei pressi della città sorge il magnifico Forte di Amber al quale si accede con una salita a piedi di una quarto d’ora oppure, la
maggior parte dei turisti, sul dorso di elefanti riccamente agghindati.
Si prosegue
il giorno successivo verso Agra dove ci siamo fermati due notti e abbiamo
utilizzato la città come base d’appoggio per la visita di alcuni centri
distanti solo pochi chilometri.
Forte Amber |
A Vrindavan,
la città delle vedove, dove nacque Krishna e sorge uno dei maggiori centri
degli Hare Krishna abbiamo visitato alcuni templi induisti, anche se molto
infastiditi da terribili scimmiette.
Ad una
cinquantina di chilometri da Agra sorge il complesso fortificato di Fatehpur
Sikri comprendente palazzo reale, moschea e numerosi altri edifici.
Fatehpur Sikri |
Agra - Taj Mahal |
Fa molto freddo all’alba e i copriscarpe che ci danno per entrare nella tomba risultano molto utili anche fuori.
Un lungo
viaggio di quasi dieci ore ci attende per raggiungere Orchha,
cittadina rurale che sorge sulle sponde del fiume Yumana e vanta due bellissimi
palazzi; qui passiamo il Capodanno, assistendo il 1° gennaio alla processione
con abluzioni nel fiume.
Si parte! |
Ultima tappa
prima di arrivare a Varanasi è Khajuraho, famosa per i templi occidentali con
le rappresentazioni del kamasutra; da qui poi un treno notturno con la
mitica sleeper class ci porta a Varanasi, la città dei morti.
Qui arrivano
persone da tutta l’India per morire ed essere cremate al Manikarnika Ghat, con
le ceneri gettate nel Gange.
Quello che
c’è per terra, lungo i vicoletti di Varanasi non è descrivibile a parole… tra immondizie escrementi, liquidi vari… e il coraggio per camminare coi
sandali è stato tanto!!!
Giorno 4 gennaio… è arrivato il momento di salutare Varanasi, un aereo ci riporta a New Delhi da dove poi il volo internazionale per Italia.
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